80 anni dalla battaglia di Nowo Postojalowka - La sezione ANA di Mondovì ricorda il sacrificio alpino in Russia

Il 19 e 20 gennaio 1943 le pianure innevate di Nowo Postolajowka furono teatro del più rilevante scontro armato, per reparti impegnati e per numero di caduti, fra le divisioni italiane alpine in ritirata e l’Armata Rossa, dietro le linee del Don. Il generale Emilio Battisti nella sua relazione “La Divisione Alpina Cuneense al fronte russo” scrisse che “Il giorno 20 gennaio, per rompere lo sbarramento nemico furono impiegati quattro battaglioni alpini che andarono quasi completamente distrutti. “Perché sul Don solo il 1° Reggimento alpini perse 5mila uomini, oltre 13mila la divisione Cuneense, e il tributo più grande fu versato fra il 19 e il 20 gennaio del 1943 sulle nevi di Nowo Postojalowka. Le celebrazioni solenni di quel sacrificio quest’anno sono state celebrate a Mondovì, una delle quattro sezioni Ana della provincia di Cuneo. Il ricco programma di eventi si è aperto con il prestigio della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense. Ospitata nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria La Fanfara si è esibita di fronte a oltre 600 persone diretta dal luogotenente Marco Calandri ed invitata dalla sezione ANA monregalese guidata dal presidente Armando Camperi. L’esibizione coinvolgeva l’attore Luca Occelli,  che ha letto brani tratti dalle opere di Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Giulio Bedeschi ed Egisto Corradi, reduci e protagonisti del drammatico ripiegamento del Corpo d’Armata Alpino che costò la vita di oltre 15mila alpini e meritandosi l’appellativo di divisione “martire”. La serata, oltre che inaugurare gli eventi celebrativi, aveva uno scopo benefico. Fra gli eventi organizzati a Mondovì anche la mostra ospitata nel prestigioso Museo della Ceramica di Mondovì, gentilmente concesso da Ermanno Tedeschi Presidente della Fondazione “Museo della Ceramica” e dalla direttrice Christiana Fissore: “Noi Alpini” ricordi di naja in bianco e nero del grande fotografo Enzo Isaia. L’evento ospitato a Mondovì ha dato ampio respiro alla cultura del ricordo, comprendendo anche la presentazione di opere letterarie. “E’ il racconto di valori granitici e della ricerca del dovere e della giustizia, un racconto vero e indipendente dai grandi schemi storici dell’epoca ”. Così Nicolò Rovere, docente di lettere e storia alle superiori, esperto di storia del Medioevo e dell’Asia Centrale, nell’ambito di uno degli appuntamenti legati all’80° anniversario della campagna di Russia e della Battaglia di Nowo Postojalowka, ha presentato venerdì 19 gennaio a Mondovì, nel salone del Museo della Ceramica di Mondovì, la biografia del generale degli alpini Riccardo Ghirardi opera di Domenico Fasciano e Dada e Jaja Ghirardi, figlie del generale. Nello stesso incontro la presentazione del saggio storico: “La Divisione Cuneense sul fronte del Don” che ricostruisce la Ritirata dal fronte Russo della Divisione alpina Cuneense. “Ho scelto questo argomento perché sono nipote di un reduce di Russia – ha detto l’autore prof. Roberto Rossetti – e perché la Cuneense è stata quella che tra tutte le divisioni dell’armata italiana in Russia ha avuto i più alto numero di perdite”. 

Nell’ambito delle celebrazioni sabato 21 gennaio, si è anche riunito il consiglio direttivo nazionale dell’ Ana. A porte chiuse, ma non sono mancati i saluti ufficiali del presidente Ana sezione Mondovì Armando Camperi, e del sindaco della città Luca Robaldo. “Mondovì è stata la culla del 1° Alpini, ci rende orgogliosi ospitare qui il consiglio nazionale della Associazione Nazionale Alpini” ha detto Camperi. “La provincia di Cuneo è terra di alpini, la città di Mondovì è città di alpini, c’è un legame indissolubile che emerge in modo emozionante in questi giorni ricchi di eventi e di testimonianze legate ad una delle più gravi pagine della nostra storia” ha aggiunto Robaldo riferendosi agli eventi celebrativi in corso in città per l’80° dalla Campagna di Russia e dalla battaglia di Nowo Postojalowka. 

Al pomeriggio nella sala Scimé, il convegno “Fare Memoria della Storia”, al quale hanno partecipato il saggista Roberto Rossetti e il generale in congedo Antonio Zerillo moderati dalla giornalista de La Stampa Paola Scola alla presenza del presidente nazionale Ana Sebastiano Favero, del Comandante delle truppe alpine Ignazio Gamba, del Comandante della Taurinense Nicola Piasente e del Comandante del II Reggimento Alpini di stanza a Cuneo Massimiliano Fassero. 

“Se noi siamo qualcuno è perché abbiamo una storia alle spalle – ha detto il generale Zerillo -, il grande scrittore Piero Chiara cantore del Lago Maggiore diceva che la fatica maggiore che compiamo è quella del mattino, quando ci svegliamo: è quello il momento in cui dobbiamo ricordarci della storia”. Vorrei che si facesse molto di più ricordare soprattutto quegli uomini, chi perse la vita e chi ebbe la forza di riprendere la vita una volta tornati da quella terribile guerra”. “Sicuramente non bisogna dimenticare che quanto è accaduto si può ripetere, gli alpini hanno nel loro dna: fare memoria del passato per costruire un futuro di pace”. 

Poi le celebrazioni sono entrate nel vivo. “Noi non siamo solo storia ma testimonianza viva, abbiamo la forza e volontà di guardare avanti e di trasmettere i valori del passato ai nostri giovani” Così Sebastiano Favero presidente nazionale Ana a Mondovì per le celebrazioni del’80° anniversario della Campagna di Russia e della Battaglia di Nowo Postojalowka. L’atto conclusivo di quattro giorni intensi che la sezione Ana di Mondovì ha organizzato con un obiettivo preciso: proteggere la memoria di quanto accadde, oggi più che mai, con una guerra in corso in quelle terre che furono le ultime viste e vissute dai quattordicimila caduti dei Battaglioni Mondovì, Saluzzo, Ceva, Pieve Di Teco, Dronero , Borgo San Dalmazzo. Del loro sacrificio hanno parlato anche il Comandante delle Truppe Alpine Generale di Corpo d’Armata Ignazio Gamba, il presidente di sezione Ana Mondovì Armando Camperi, il sindaco della città di Mondovì Luca Robaldo ed il vice presidente Regionale Fabio Carosso. Nel partecipato corteo che ha coinvolto oltre 2.500 fra alpini e simpatizzanti decine di sindaci del territorio, compresa Patrizia Manassero primo cittadino del capoluogo, il senatore Giorgio Maria Bergesio e l’onorevole Monica Ciaburro insieme ai volontari di protezione civile Ana, al comitato della Croce Rossa che ha sfilato anche con le Infermiere volontarie. “Tutti a celebrare una divisione martire che ha sacrificato i suoi uomini migliori perché noi potessimo vivere in pace, una pace che oggi che compie 80 anni” ha ricordato il Generale Gamba. Tornarono in pochi, e a rappresentare coloro che tornarono era presente a Mondovì Giuseppe Falco, classe 1921: “Facevo parte del battaglione di Dronero. Ho camminato 46 giorni nella tormenta e nel ghiaccio. C’erano morti ovunque e abbiamo dovuto camminare sopra molti corpi. Una cosa incredibile! Piangere, soffrire e aspettare il gelo della notte che venisse a prendere i morti. Sono qua, non lo so. Qualcuno mi ha aiutato. Incredibile!”. Sono 240 i gagliardetti che hanno sfilato a Mondovì per l’80° della battaglia di Nowo Postojalowka. Oltre 40 i vessilli di sezione. Con il Labaro nazionale i Gonfaloni delle città medaglia d’oro al valore militare: Alba, Cuneo, Boves, Ceva medaglia d’argento valore civile e delle medaglie di bronzo al valore militare: Mondovì e Castellino Tanaro. Il gonfalone della Provincia decorata nel 2014 con la medaglia d’oro al valore civile e dal gonfalone della città di Villanova Mondovì e Dronero decorate con la croce di guerra. Schierati anche la Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, un Reparto d’onore del 1° Reparto Comando e Supporti Tattici alpini ed il reparto Salmerie della sezione ANA di Mondovì. In chiusura della cerimonia sono stati assegnati quattro encomi solenni ad altrettanti militari della brigata alpina taurinense. Sono: il Tenente Colonnello Davide Dal Maso, effettivo al 2° Reggimento alpini per l’eccellente pianificazioni delle fasi di un momento addestrativo di verifica nell’ambito dell’esercitazione “Summer Resolve 2022”; il Luogotenente Marco Calandri, direttore della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense per essere riuscito a portare tale complesso musicale militare ad altissimi livelli “brillante figura di sottufficiale che con tenacia e intelligenza ha saputo mettere le proprie doto professionali e artistiche al servizio della forza armata; il Graduato scelto Vincenzo Biella effettivo al reggimento Nizza Cavalleria Primo per fulgido esempio di nobiltà e virtù militari dimostrate nel corso di un’esercitazione di soccorso il 13 luglio del 2022 sul Monte Rosa ed il Graduato Scelto Claudio Mura, effettivo al 2° Reggimento Alpini per le straordinarie qualità morali e professionali dimostrate nello svolgimento del proprio incarico. La cerimonia si è conclusa con la Santa Messa celebrata al Sacro Cuore di Mondovì dal vescovo di Mondovì Monsignor Egidio Miragoli. 

La mostra Noi alpini

Le fotografie protagoniste dell’allestimento proposto al Museo della Ceramica sono una selezione di quanto prodotto da Enzo Isaia quando era un giovane ufficiale. Con la sua Leica M2 ha testimoniato il servizio militare svolto nel corpo degli Alpini: dall’esperienza dei giovani dal primo ingresso in caserma, agli addestramenti, per i campi invernali ed estivi, fino al congedo ed alle adunate dell’Ana. La prefazione e le didascalie delle fotografie in mostra e nel libro/catalogo “Noi Alpini” (Mursia Editore) sono state curate da Giulio Bedeschi, indimenticabile autore di “Centomila gavette di ghiaccio”. Di Isaia ha scritto: “ha messo insieme fotografie ricche di intuito, tecnica, ma soprattutto di poesia, commozione”. La mostra Noi Alpini completa consta di 171 fotografie in bianco e nero del formato di 30×40 cm. Al Museo della Ceramica di Mondovì ne sono state esposte 50 di formato 50×70 cm e, in una sala dedicata, 200 saranno in proiezione.
L’invito alla vista è stato rivolto anche alle suole. “E proprio ai cinque istituti territoriali delle scuole secondarie di primo grado abbiamo deciso di assegnare – ha annunciato il presidente di sezione -, un premio in denaro della somma di euro 400 per ogni istituto, con la condizione che gli Alunni dopo la visione della mostra provino a raccontare per testi e immagini la storia, le trasformazioni e i contributi della Naia ai giovani d’Italia di un tempo

Concerto benefico della fanfara della taurinense

Domenica 15 gennaio alle 20.30, al Cuore Immacolato di Maria, 19, si tenuto il concerto in parole e musica della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dedicato al sacrificio della Divisione Alpina Cuneense. La Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, diretta dal Luogotenente Marco Calandri, insieme all’attore Luca Occelli, ha dato vita ad una serata in memoria della Cuneense che nel gennaio del 1943 combatté una furiosa e sanguinosa battaglia, perdendo oltre quindicimila Alpini, meritandosi l’appellativo di Divisione “martire”. Con la musica i testi tratti dalle opere di Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Giulio Bedeschi ed Egisto Corradi, reduci e protagonisti del drammatico ripiegamento del Corpo d’Armata Alpino, avvenuto in uno degli inverni più rigidi della storia. Al concerto hanno assistito numerose autorità tra le quali il generale Nicola Piasente, comandante della Brigata alpina Taurinense e il sindaco di Mondovì nonché presidente della Provincia Luca Robaldo.
Le offerte libere raccolte durante la serata sono state destinate ad un’iniziativa solidale del Comune intesa al sostegno economico a favore delle famiglie bisognose, con particolare riguardo al “caro bollette”. Il successo è stato straordinario: più di seicento spettatori hanno applaudito lo spettacolo e alla fine la nostra Sezione ha donato al comune la somma di duemila euro.